IL GIRAFFINO MARIUS: UNA LEGALE CRUDELTA'

Il mese scorso ha fatto molto discutere la triste – e contestabile – storia del Giraffino Marius detenuto (e credo che questo sia davvero il termine più adatto) presso lo Zoo di Copenaghen e, successivamente, abbattuto, ad appena 18 mesi ed in perfetto stato di salute, per ragioni burocratico-scientifiche.

Alla base della decisione vi sarebbe il regolamento della Eaza (Associazione Europea di Zoo e Acquari) che vieta gli accoppiamenti tra consanguinei. Lo Zoo di Marius ospitava già suoi parenti (tanto che lui non sarebbe neppure dovuto nascere(…??), a 18 mesi la giraffa è diventata sessualmente matura, quindi in grado di accoppiarsi e riprodursi e, per le sue caratteristiche organizzative (....??) la struttura non era in grado di impedire i contatti tra Marius ed i suoi consanguinei. A quanto pare tutti gli altri Zoo, Bioparchi, Centri Recupero e le numerose strutture che si sono offerte di ospitarlo non erano idonee perché detenevano altri soggetti della stessa linea di sangue (….??)

Castrarlo poi sarebbe stato impensabile “Come spiegarlo agli animalisti?”(…..??)

Pertanto, la migliore soluzione, la più etica, istruttiva (una perfetta occasione per insegnare a bambini intorno ai 6 anni come abbattere e sezionare un animale, nonché come completare la catena alimentare dandolo, in pezzi, in pasto ai leoni) e di alto valore pubblicitario, è parsa quella di abbatterlo con un colpo di pistola, naturalmente in pubblico, e, sempre di fronte ad una platea di giovani spettatori (ma i genitori …??) eseguire una perfetta lezione di anatomia e tecnica delle autopsie (per ragazzini delle elementari …??).

Certo, questo per gli animalisti e non, è molto più comprensibile ed accettabile.
Impotenti possiamo solo osservare e giudicare tale gesto, unendoci alle proteste ed alle manifestazione di condanna di tale comportamento, delle numerose Associazioni protezionistiche, dei privati e della SivasZoo, attendendo che arrivi una qualche forma di provvedimento in merito….

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