IL CANE FA I DISPETTI?



Sento spesso la frase: “Lo fa per farmi dispetto!” da parte di proprietari di cani ormai disperati. Il loro cane distrugge casa o sporca ogni volta che viene lasciato da solo. In realtà in cane NON è in grado di “fare dispetti: il concetto di “dispetto” presuppone sia una consapevolezza di “giusto o sbagliato” sia il voler far un dispetto per “vendicarsi magari di un torto subito”.
Spieghiamo perché il cane non può fare dispetti.
Punto primo: il cane ragiona, ma ragiona “da cane”: il che comporta l'incapacità di legare un'azione o un comportamento a qualcosa che “sarà”. Il cane vive nel presente: è in grado di ricordare il passato, altrimenti non potrebbe imparare dagli errori commessi , ma non ha cognizione del futuro. Quindi non è in grado di concepire una “vendetta” futura.
Punto secondo: il cane ragionando da cane non ha la consapevolezza di ciò che è giusto o sbagliato in senso assoluto per il “branco umano”, ma è in grado di capire ed imparare quelli che sono i comportamenti “giusti = accettati” dai suoi “umani”, grazie all'associazione positiva tra comportamento corretto e premio o al contrario associazione tra punizione - comportamento non accettato.
La motivazione che induce i proprietari a pensare ed essere convinti che si tratti di un dispetto vero e proprio è l'atteggiamento “colpevole, di qualcuno che sa di aver fatto qualcosa di sbagliato” che assume il cane, soprattutto al rientro del proprietario e se il danno è stato combinato in sua assenza. Ma perché il cane “ fa la faccia colpevole”? La “faccia colpevole” è in realtà un'espressione di pacificazione che il cane fa perché si aspetta una reazione negativa da parte dell'essere umano e cerca, con il linguaggio non verbale-corporeo, di pacificarlo, tranquillizzarlo, calmarlo. In altre parole, lo fa perché ha paura, perché in passato, di fronte allo stesso tipo di comportamento, è stato punito. Un esempio: la prima volta che al suo rientro il proprietario ha trovato il laghetto di pipì in casa. Il cane gli è andato incontro scodinzolando felice, ma lui, trovando il misfatto, l'ha sgridato, picchiato, o peggio gli ha messo il muso dentro la pipì. Il cane ricorda benissimo l'esperienza negativa e associando la presenza della pipì alla manifestazione di rabbia del proprietario, per evitarla, non appena il proprietario rincasa cerca di calmarlo.
E' importante capire il perché il cane ha sporcato in casa. Le motivazioni più frequenti sono o perché non è riuscito a trattenerla, (è un cucciolo e necessita di uscire ogni due o tre ore ed il proprietario è assente da quattro ore; ha un disturbo infiammatorio; soffre di ansia da separazione, per cui proprio a causa dell' assenza del proprietario è stressato e come manifestazione di stress urina in casa).
Ovviamente, reagendo in modo negativo, magari punendo il cane per un comportamento di stress non si fa altro che aggiungere uno stress ad una situazione di per sé stressante, e si peggiora la situazione: all'iniziale stress sconosciuto ( restare da solo in casa), si aggiunge uno stress conosciuto (la manifestazione di rabbia del proprietario, che per di più agli occhi del cane non ha una motivazione!) Si ha così un cane infelice sia quando il proprietario esce sia quando rientra, il che crea nell'animale uno stato di conflitto emozionale che di certo non giova alla relazione uomo-cane.


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