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L'alimentazione del cane

Il cane è un carnivoro, questa definizione, seppur esatta, induce facilmente in errore favorendo l'associazione per assonanza carnivoro-carne.

Un carnivoro non è un soggetto che mangia “carne”, intesa come la nostra fettina, ossia un tipo di taglio che prevede l'eliminazione quasi totale delle porzioni di grasso e tessuto connettivo in favore del tessuto muscolare; un carnivoro, bensì, è un predatore che, in natura, si nutre appunto di prede, ossia di un'intero (o quasi) organismo costituito sì da muscoli, ma anche da grasso, pelle, organi interni, cartilagini, ossa.
Il cane, come oggi lo conosciamo, è il frutto di una selezione durata milioni di anni e, come risulta piuttosto evidente anche ad un'occhio profano, ha ormai poche caratteristiche in comune col suo antenato: il lupo. Tuttavia le modifiche del suo apparato digerente non sono andate di pari passo con quelle della sua morfologia e, se anche un po' più onnivoro del suo antenato, il cane resta pur sempre un carnivoro.
Come possiamo allora, compatibilmente con le nostre esigenze sociali e culturali, fronteggiare al meglio le sue necessità alimentari?


Per prima cosa possiamo scegliere fra due strade principali: alimentazione casalinga e alimentazione commerciale. Esaminiamole:
-Alimentazione casalinga: deve essere preparata appositamente per il cane, non costituita da avanzi della nostra tavola! Questo non perché “vogliamo viziare il nostro animale” ma perché ha delle esigenze (non vizi, bensì esigenze!) molto diverse dalle nostre: il ph del suo stomaco è più acido, alcuni cibi per lui sono poco o niente digeribili – come ad esempio le patate o i soffritti-, altri possono addirittura essere tossici – come l'uva e l'uva sultanina o la cipolla che possono indurre emolisi (rottura dei globuli rossi)-, perché lui è un carnivoro e noi degli onnivori. Cosa dobbiamo preparare allora? La base deve essere costituita da pasta o riso molto cotti (per rendere l'amido più digeribile) preparati in acqua con poco o niente sale. A questa base va aggiunta una fonte proteica: pesce o carne (sempre cotti) o tonno al naturale. E' possibile poi aggiungere delle verdure cotte e del formaggio grattugiato. L'alimentazione deve essere la stessa tutti i giorni, il cane ha molte meno papille gustative rispetto a noi e non ha bisogno di variare il gusto del cibo! I vantaggi dell'alimentazione casalinga sono: maggiore genuinità e freschezza del cibo, miglior sapore (per la gioia del cane!), certezza dei componenti! Gli svantaggi sono: maggior tempo di preparazione (e numero di stoviglie da lavare!), rischio che il cane scelga alcuni cibi, come la carne, e scarti il resto; rischio di non bilanciare adeguatamente i vari ingredienti.
- Alimentazione commerciale: se ci orientiamo verso questo tipo di scelta dobbiamo essere consapevoli che non tutti i prodotti sono uguali e che è necessario sceglierne uno di buona qualità (con anche un costo un po' più elevato…). Esistono ormai molte marche valide, studiate per soddisfare le esigenze delle diverse taglie (e talvolta anche delle diverse razze) nonché delle diverse fasi della vita, inclusi i problemi di salute. I vantaggi di questa scelta sono dati dall'elevata praticità, dal bilanciamento dei componenti che il cane non può selezionare, dalla possibilità di fronteggiare le diverse esigenze, patologie incluse. Gli svantaggi comprendono il sapore generalmente meno gradevole, la non conoscenza dei componenti esatti.


Qualche parola va spesa anche in merito alla frequenza dei pasti: il cucciolo mangia molto spesso, ogni 3 - 4 ore questa frequenza va progressivamente ridotta fino a raggiungere il valore definitivo intorno ai 6 mesi di vita. Noi consigliamo due pasti giornalieri per tre motivi principali:
- Alimentare il cane una sola volta al giorno fa si che, durante il lungo intervallo di 24 ore, il ph dello stomaco si acidifichi eccessivamente
- Il cane arriva a consumare il suo unico pasto troppo affamato e lo ingerisce in maniera eccessivamente vorace
- Se il pasto sarà unico la quantità di cibo fornita insieme sarà maggiore per poter soddisfare il fabbisogno giornaliero e lo stomaco si riempirà eccessivamente, questo costituisce un grosso fattore di rischio, soprattutto per i cani di grossa taglia, per un gravissimo stato patologico: la torsione di stomaco che richiede un intervento chirurgico tempestivo del Veterinario con esito sovente infausto.

Qualunque sia il tipo di dieta che avete scelto per il vostro amico ricordate sempre di non variarla mai bruscamente, neppure a Natale!!